Una società non solo liquida. Il “fluido” che oggi va di moda

La teoria di Bauman ci aveva messo all’orecchio una pulce. Il sospetto che la società in cui viviamo sia in piena corsa verso l’incertezza, in un orizzonte che mai si lascia cogliere. Non solo poco compatta e indeterminata ma, addirittura, “liquida”, priva di una consistenza capace di afferrarla e definirla. Questa, la società di oggi. Una definizione che è servita al filosofo polacco per chiarire la propria intuizione circa la forma di individualismo estremo in cui siamo sprofondati.

La “modernità liquida” spiega l’orientamento della società verso un cambiamento costante, verso un’incertezza così paralizzante tale a divenire l’unica certezza. Cosa significa? Il mondo in cui viviamo sfoggia una fisionomia sempre più effimera: se ingrandiamo la lente vediamo una vita sociale che “non è in grado di conservare la propria forma”. Una diagnosi che può allacciarsi a una tematica attualissima e che forse da essa può trovarne parte delle proprie ragioni psico-sociologiche. Eccoci così pronti a un nuovo, stravagante termine: fluidità.

Oggi, la società “liquida” è anche “fluida”. Si vive in modo indistinto, fluttuante, in un’eterna possibilità di scelta tra le varie possibilità, in primis quelle di genere. Se è vero che le relazioni sociali sono liquefatte – si disgregano e si ricompongono rapidamente – sarà facile vederne le logiche conseguenze nella sfera erotico-sentimentale. Da qui, la problematica più intima: l’individuazione e la scelta della propria identità sessuale. Ma se incerti sono i rapporti con l’altro, sono indeterminati anche i rapporti con il proprio sé che detta sempre più celeri mutamenti.

La fluidità sessuale – termine coniato dalla psicologa L. Diamond – è oggi in forte espansione e trova un terreno fertile nella modernità che richiede un’evoluzione incessante e si nutre del desiderio spasmodico di trasformazione e perfezionamento. L’esito: un matrimonio perfetto tra la moltitudine delle possibilità e la flessibilità nella risposta sessuale. La sessualità – come tutti gli aspetti emozionali umani dipendenti dalla relazione con l’altro – si getta così nel caos evolutivo. Anch’essa soggetta all’influenza dei fattori sociali e culturali. Alla stregua di una moda.

Quale il posto per gli istinti umani più preziosi e inscalfibili? Se tutto dovesse ridursi alla più sincera richiesta di essere se stessi e nulla di diverso, cosa chiederebbe il nostro cuore? Bisognerà scegliere. L’età dello spirito e della differenza, o piuttosto l’età della tecnica e della confusione?