Umberto Eco. Una memoria sempre viva per il grande filantropo italiano
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Alla vigilia del settimo anno dalla scomparsa di Umberto Eco, gigante della letteratura e del panorama culturale universale, il Festival della Comunicazione dona un omaggio ricco di emozioni a colui che, dieci anni fa, cooperò alla nascita del progetto camoglino.
Con passione, Eco dedicò tutte le proprie forze affinché si istituisse un evento celebrativo della cultura, in nome di un tema a lui caro, la memoria. Così fu – e continua a essere – nella città ligure, dal settembre 2013.
E proprio dalla memoria comincia il tributo commemorativo. Ricordare, è importante. La memoria rimanda a una facoltà utile e socialmente indispensabile, non certo per un uso semplicistico di sterili rilevazioni di eventi. Umberto Eco ci spiegò, con filosofica saggezza, il potente strumento del ricordo, vera estensione di un presente che non c’è ma che deve protrarsi quando si rende capace di arricchire di senso la nostra esistenza.
L’approfondimento, l’osservazione, lo spirito di ricerca e di critica. Umberto Eco spinse nel ricordare a tutti che queste sono le nostre più importanti risorse. Parafrasando il suo insegnamento: accendiamo e facciamo funzionare il cervello! Per raggiungere una tale dignità umana serve “Coltivare la memoria”. Questo il titolo del tributo, un inedito video-collage disponibile gratuitamente collegandosi al sito www.festivaldellacomunicazione.it a partire da giovedì 16 febbraio.
Si sceglie una fedele presa diretta che alza il volume sulle parole scelte accuratamente dal filosofo. Un distillato di perle da custodire con cura e solerzia.