“Studenti per la strada” dà voce ai senza tetto di Milano
Tempo di lettura: 2 minuti. Aiutare tutti coloro che, per i più diversi motivi, si sono trovati a vivere per strada. È il proposito con cui 7 studenti e studentesse
Aiutare tutti coloro che, per i più diversi motivi, si sono trovati a vivere per strada. È il proposito con cui 7 studenti e studentesse di Medicina hanno fondato l’organizzazione no profit “Studenti per la strada”.
Scordatevi la figura dello storico “barbone” di Milano: oggi la popolazione dei senza tetto è formata principalmente da cittadini stranieri, molti di loro in attesa di un permesso di soggiorno o impossibilitati a farne richiesta. Vivono in un limbo fatto di miseria e con poche speranze per il futuro.
«Abbiamo iniziato le nostre attività nella zona di Milano Centrale – spiega il portavoce Mikhael Bellanza – portando cibo e indumenti ma ci siamo resi conto molto presto che l’aiuto più importante parte innanzitutto dall’ascolto. Li facciamo parlare, ascoltiamo le loro storie e cerchiamo di capire in che modo possiamo intervenire per supportarli nelle loro necessità».
Mikhael e il suo cane Victor, mascotte del gruppo, non sono nuovi a imprese generose. Nel 2019 affrontarono un viaggio a piedi, zaino in spalla, per raggiungere Capo Nord, il luogo più a nord dell’Europa, con uno scopo nobile: raccogliere fondi per la ricerca e la cura del neuroblastoma, un tumore letale che colpisce i bambini.
Sono innumerevoli le storie che i coraggiosi studenti possono raccontare, come quella di Jamal, un giovane marocchino che vive sotto un ponte. «Ogni giorno le persone lo scherniscono o lo prendono a male parole – spiega Mikhael -. Stava scivolando in una spirale depressiva, noi abbiamo fatto un appello su Facebook per regalargli un cellulare con cui chiamare casa e lui, in cambio, ci fa da interprete o ci affianca nelle varie attività».
C’è chi, nonostante le avversità, alla speranza non rinuncia e addirittura si sposa. È il caso di Chiara, una senza tetto italiana che si è appena unita in matrimonio con Karim. «Noi abbiamo pensato al parrucchiere, all’abito da sposa e all’album fotografico, la Caritas al rinfresco – racconta Mikhael -. Ora il nostro impegno è di aiutare Chiara a trovare un lavoro».
I ragazzi cercano altri volontari, non necessariamente giovani studenti ma chiunque dotato di buona volontà. Per informazioni si può visitare la pagina Facebook
Nella foto Mikhael Bellanza e il suo cane Victor