Sofia Giacomelli a Venezia per la collettiva “Sospensione tra acque e società: il colore del cambiamento”
L’artista Sofia Giacomelli sarà presente nella collettiva “Sospensione tra acque e società: il colore del cambiamento” con la sua opera “Mineralogia del pensiero” (acrilico su tela con applicazione in foglia oro, 150×50 cm).
La mostra, a cura di Loredana Trestin, verrà inaugurata sabato 16 novembre alle ore 17.30 presso Palazzo Pisani Revedin – Centro Culturale Futures Arts Gallery in Calle San Paternian San Marco a Venezia. La collettiva si svolgerà durante l’ultimo segmento della Biennale di Venezia 2024.
La curatrice dichiara: «Situata nel cuore della suggestiva bellezza della Laguna, l’esposizione si propone di esplorare il legame profondo tra le acque mozzafiato di Venezia e le dinamiche sociali in continua evoluzione. Attraverso una varietà di medium artistici, dalle pitture ai collage, dalle fotografie alle installazioni, gli artisti presentano interpretazioni personali del concetto di cambiamento sociale nella cornice lagunare. Le opere esplorano temi quali l’identità culturale, l’ecologia, il turismo, l’immigrazione, le disuguaglianze economiche e le tensioni urbane, evidenziando come questi fattori influenzino e siano influenzati dall’ambiente circostante. Il colore, elemento centrale di questa esposizione, assume molteplici significati: simboleggia la ricchezza culturale e storica della città, ma anche le sfumature più oscure delle disuguaglianze sociali e delle sfide ambientali».
La giovane artista racconta: «Ma si può disegnare il corpo, le sue passioni, le sue ombre, le sue ferite, il suo lato impresentabile, l’orrore e il piacere che lo attraversano? Le parole ci sembrano sempre più usurate, mute nei loro risvolti interni. È come se fosse necessario “forare” incrostazioni di superficie, mettere in atto quella che Asor Rosa chiama una “mineralogia del pensiero”: costruire canali sotterranei, riallacciare percorsi nascosti, apprendere la lingua ibrida del mondo interno, sfatarlo dei suoi miti, scoraggiarne il silenzio, imparare ad affondare la pische nell’interiorità, riconoscere i “tesori di cultura” che nasconde».
La collettiva sarà visitabile fino al 30 novembre 2024, tutti i giorni, eccetto il lunedì dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30.