Scoprire la Wellness Week fuori da questo mondo, nel Metaverso
L’area di benvenuto si presenta come un grande fiore di loto ripiegato su sé stesso a formare un padiglione immerso in una musica che sembra provenire dal cielo, alcuni personaggi ci corrono attorno e salendo su delle piattaforme scompaiono: siamo appena entrati nel festival del Wellness nel Metaverso.
In particolare dal 24 al 26 gennaio nei territori virtuali di Decentraland si tiene la Wellness Week, con 16 esperienze e 40 conferenze, proprio come avverrebbe nel mondo fisico, mentre siamo nel virtuale assoluto. Usando semplicemente il proprio computer è possibile accedere a questa piattaforma, tra le più note, del Metaverso. Ovvero uno spazio grafico tridimensionale in cui il nostro personaggio si può muovere in nostra vece ed esplorare, interagire e ovviamente fare acquisti. A prima vista sembra di essere entrati in un qualsiasi videogioco ma non c’è una storia da seguire, siamo noi a muoverci liberamente e vivere questa esperienza digitale.
Strutture incredibili, oltre il limite della fisica, popolano lo spazio e attraggono il nostro vagare . Abbiamo visitato la Nirvana Oasis dove ci hanno donato degli abiti e presentato una sessione di meditazione all’interno di uno spazio avvolto in una nebbia elettronica. Mentre nell’area chiamata Dhingia esplorariamo la relazione tra meditazione e natura in un ambiente quasi tropicale sovrastati da una gigantesca figura con tre volti. C’è da chiedersi se sia veramente possibile porsi in meditazione in questo contesto, però sono noti gli effetti dell’immersione virtuale nelle pratiche di psicoterapia e di controllo del dolore. Sicuramente i visitatori dotati di visori, che consentono un’immersione più profonda rispetto allo schermo del PC, possono provare a seguire le sessioni guidate come se fossero in presenza. Ci allontaniamo con discrezione mentre finisce una sessione di meditazione e i partecipanti ringraziano copiosamente la loro guida.
Varie conferenze saranno dedicate alla relazione tra vita digitale ed esperienze tradizionali. C’è da chiedersi se ci si possa perdere in questo mondo, però è un rischio che affrontiamo anche quando lo schermo del nostro smartphone ci cattura per molte ore. Un avvertimento nell’area ci ricorda che questa esperienza non sostituisce la relazione con un professionista da incontrare nel mondo fisico. Anche per Alice, dal Paese delle Meraviglie, ci deve essere un ritorno.