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Scienza e arte unite nelle opere di Barabasi

Scienza e arte unite nelle opere di Barabasi
  • PubblicatoMaggio 1, 2023
Tempo di lettura: 2 minuti.

Scienza e arte, da sempre, avanzano parallele ma quando hanno la possibilità di incontrarsi il risultato è sempre sorprendente. Senza scomodare l’immortale genio di Leonardo Da Vinci, molti esempi di arte ispirata dalla scienza sono presenti nel nostro quotidiano, un esempio è venuto dalla mostra di Alber-Lazlo Barabasi ospitata al Meet di Milano e alla sua conferenza tenutasi il 27 Aprile.

Barabasi, che in gioventù voleva diventare uno scultore e per pragmatismo decise di dedicarsi alla fisica, come campo di ricerca ha studiato le reti, ovvero le relazioni tra soggetti o eventi, cercando di modellarli in modo che fossero visibili e che dalla loro rappresentazione si potessero cogliere indicazioni per nuove scoperte. Queste visualizzazioni, per dirla con le sue parole, devono essere tali da “raccontare una storia”. E’ partito collegando le porzioni del genoma umano alle malattie, le composizioni chimiche alle relazioni del gusto, così fino a studiare la ricorrenza di certi autori nelle mostre di musei e gallerie internazionali.
Tutto ciò per scovare relazioni e informazioni nascoste che il semplice dato grezzo non sarebbe riuscito a mostrare. All’apice della celebrità ha fondato un laboratorio a Boston per mettere in campo nuove tecniche e tecnologie di rappresentazione dei dati. Nell’esposizione al Meet è possibile, oltre ai numerosi esempi presenti, inoltrarsi nell’evoluzione della sua ricerca che da sintetici schemi bidimensionali sono diventati complessi oggetti tridimensionali. Nella sala immersiva è possibile cogliere nella sua completezza la fusione tra il livello scientifico e l’impatto estetico del suo lavoro.

Alcuni di queste elaborazioni sono state riprodotte anche in forma di scultura come in una specie di restituzione all’arte e al suo desiderio giovanile. Secondo Barabasi è nata una nuova forma che fonde arte e scienza che lui ha battezzato “dataismo”. Secondo lo scienziato ungherese, se oggi Leonardo da Vinci fosse tra di noi, sarebbe sicuramente un dataista.
La mostra resterà aperta fino al 7 Maggio presso il Meet di Piazza Oberdan a Milano.

Foto: S. Ghilardi – 2023

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