Quando una cascina di Settala si trasforma in un set cinematografico con il film “Appunti di un venditore di donne”
Tempo di lettura: 3 minuti. Pensate alla magia di un casale in pieno fervore cinematografico, se poi la location è dietro l’angolo allora la cosa si fa ancora più interessante.
Pensate alla magia di un casale in pieno fervore cinematografico, se poi la location è dietro l’angolo allora la cosa si fa ancora più interessante. Nel novembre del 2019 Cascina Castello di Settala si è trasformata, per davvero, in un set cinematografico durante le riprese del film “Appunti di un venditore di donne” di Fabio Resinaro. Vedere in uno schermo televisivo o del cinema i luoghi che conosciamo di persona fa sempre un certo effetto, rende la finzione in qualche modo più speciale e vicina allo spettatore.
Giulia Signorelli, proprietaria del casolare, con grande orgoglio ci racconta un po’ l’atmosfera respirata in quel periodo. «È stata una bella novità essere scelti per le riprese del film “Appunti di un venditore di donne”. A essere sincera ero un po’ preoccupata del fatto che con le riprese venisse disturbata l’attività agricola. La mia cascina è meta ambita, un luogo che piace tanto e che rimane nel cuore a molti per il suo fascino storico, per cui non mi sono più di tanto stupita quando sono stata contattata dalla produzione Casanova Multimedia per i sopralluoghi della mia proprietà. Ricordo ancora oggi che mi ha fatto uno strano effetto l’aia quando è stata completamente invasa da caravan, dalle attrezzature delle luci, dai costumi, da troupe operative, dalle auto d’epoca necessarie per le riprese. In particolare, rammento che nel 2019 il clima autunnale con la nebbiolina era perfetto per rendere l’idea della campagna. Fosse stato in questi periodi di grande “secchezza” l’effetto finale sarebbe stato completamente diverso!».
Cascina Castello è situata a Premenugo di Settala, fuori dal centro abitato. L’epoca di costruzione risale tra il XIV e il XV secolo. È organizzata intorno a una grande corte con aia e tre accessi carrabili sterrati. L’edificio che connota il complesso è il cosiddetto castello, strutturato su tre piani e costituisce la parte più antica dell’area. Sono presenti anche la chiesa dell’Immacolata, le case coloniche, la stalla grande, due sili circolari posti a sud all’esterno della cascina e alcuni fienili e portici.
Come sottolinea Giulia: «Ci sono diversi progetti che gravitano intorno a Cascina Castello essendo uno dei Punti Parco del Parco Sud Milano e sede del Centro Etnografico Storico-Agricolo delle Arti e Tradizioni Contadine (ora in ristrutturazione). Nelle adiacenze vi è anche il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) delle Sorgenti della Muzzetta».
Maria Letizia Maffei dell’ufficio stampa di Eliseo Entertainment, in cui è confluita Casanova Multimedia, ci svela: «La scelta di Cascina Castello è stata fatta da Andrea Foletti, location manager del film, ed è stata accolta con gioia dal regista. Ha influito il sapore dell’ambientazione storica, l’atmosfera che ben si prestava alle scene da girare».
“Appunti di un venditore di donne” è tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Faletti. È una ricostruzione fedele dell’epoca nella Milano notturna del 1978. Mette in luce la vita sofferta di Bravo, venditore di donne, interpretato magistralmente da Mario Sgueglia. Alcune scene finali sono state registrate per l’appunto nella periferia di Milano, in Cascina Castello. Grazie agli effetti speciali, Resinaro è riuscito a dar voce e corpo al romanzo rendendo in modo preciso l’atmosfera dell’epoca, gli anni in cui è stato ucciso Aldo Moro e delle brigate rosse. Una narrazione molto movimentata e che tiene lo spettatore sul filo della suspense fino alla fine. Vede in atto attori dal calibro di Michele Placido, nelle vesti del padre di Bravo, e di Paolo Rossi, in una versione drammatica, insolita per il suo ruolo comico.
Fabio Resinaro, classe 1980, è nato a Milano e ha studiato a San Donato Milanese. È regista e sceneggiatore, insignito nel 2017, con Fabio Guaglione, del Premio David di Donatello come miglior regista esordiente per il film “Mine”. Con “Appunti di un venditore di donne”, distribuito su Sky Cinema dal 25 giugno del 2021, è riuscito a far vivere sapientemente le pagine dell’omonimo romanzo e ad arrivare fino alle porte di casa, scardinando le possibili sorprese dello spettatore nel vedere luoghi reali direttamente al cinema.
Settala non è la prima volta che si presta al cinema. Forse non tutti ricordano che nel lontano 1979 la sua piazza è stata al centro delle riprese della pellicola “Qua la mano” per l’episodio “Il prete ballerino” con Adriano Celentano. Ma questa è un’altra storia.
Foto concesse da Giulia Signorelli e realizzate il 20 novembre 2019