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“O mia bela Madonina”: genesi e curiosità sulla canzone simbolo di Milano

“O mia bela Madonina”: genesi e curiosità sulla canzone simbolo di Milano
  • PubblicatoSettembre 13, 2023
Tempo di lettura: 2 minuti.

“Madonina” è una canzone composta da Giovanni D’Anzi nel 1934 e che nel tempo è diventata l’inno della città di Milano e dei milanesi.
La Madonnina è la statua in rame dorato, opera di Giuseppe Perego, raffigurante la Madonna Assunta e posta sulla guglia maggiore del Duomo di Milano. Non è poi tanto “ina” dato che è alta circa 4 metri.

Dal giorno della sua posa, avvenuta nel 1774, è diventata il simbolo della città, ben oltre la sua valenza religiosa e a certe ore del giorno, quando c’è bel tempo, la si vede davvero brillare da lontano.

D’Anzi, nato a Milano ma di origine pugliese, compose sia la musica che le parole, senza il suo solito paroliere Alfredo Bracchi.
Fu autore di altre famose canzoni milanesi, come “Lassa pur ch’el mund el disa” o “La gagarella del Biffi Scala”, ma anche di celebri canzoni in italiano.

Dopo la guerra e la crisi del ’29 le campagne lombarde stavano tornando a dare lavoro a tante persone provenienti da altre regioni e chi emigrava dal Meridione, chiedeva spesso a D’Anzi, all’epoca pianista e cantante nel locale milanese “Pavillon dorè”, di suonare canzoni napoletane.

Fu allora che il musicista compose questa canzone, che ha anche toni ironici: riconosce che “la canzon la nas a Napoli”, ma spera che non si offenda nessuno “se parlom un cicin anca de nun”.

Per questo il cantautore volle realizzare una canzone che citasse anche l’orgoglio milanese oltre a quelli partenopei e romani.

Ma D’Anzi mise in risalto anche l’ospitalità e la disponibilità all’accoglienza dei milanesi: “Si, vegnì senza paura, num ve slongaremm la man” e conclude “ma Milan, l’è on gran Milan”.

I puristi hanno qualcosa da ridire sul dialetto usato dall’autore, a volte contaminato da qualche “italianismo”.

La canzone ha avuto un’infinità di versioni ed è stata eseguita da moltissimi cantanti, milanesi e no, come Nanni Svampa, Antonella Ruggiero, gli Squallor, per finire con il gruppo inglese dei Coldplay, che l’ha cantata nel concerto di San Siro nel giugno di quest’anno.

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