Non solo di arte, il genio Van Gogh ci parla di vita
Da non perdere l’occasione immersiva creata appositamente per la “Van Gogh Experience”, installazione interattiva presente a Milano in Scalo Farini, ideata per comprendere il maestro d’arte dei girasoli e delle notti stellate più luminose dell’Ottocento europeo. Non servono strumenti particolari né guide per accogliere un genio tanto profondo capace di trasmettere tutto il proprio mondo interiore attraverso dipinti che parlano di vita, di una esistenza tormentata ma perfettamente compiuta.
La sensazione che si avverte – camminando tra le sale ben organizzate, in armonia con colori e suoni che vaporizzano l’essenza di Van Gogh – è quella di una piacevole carezza artistica che permette di vivere un animo straordinario. Si tratta di un’emozione estetica che riapre la connessione con l’euforia artistica originaria, da cui risulta istantanea la contaminazione.
Nella penombra ben calcolata, risaltano riproduzioni di pennellate immortali. Si incontrano numerosi pannelli esplicativi per leggere le curve più peculiari del profilo di Van Gogh insieme alle curiosità meno conosciute. Soprattutto, si può piacevolmente restare affascinanti dalle proiezioni montate ad hoc per donare un puro effetto immersivo che spedisce lo spettatore nel cuore delle intenzioni espressioniste dell’artista. Tappeti e sdraio posti al centro delle sale raggiungono l’obiettivo di coadiuvare la ricezione di tanta grandiosa maestria concedendo un momento di relax e di meditazione contemplativa.
Fuori dalle categorie standard della ragione. Per avvicinarsi a Van Gogh si deve cercare quel linguaggio che gli è proprio e che ha generato creatività e ideazione, quello di una follia feconda, sensibile, unica. Andando fuori dalle righe e sconfinando gli schemi. Perché come scrive lo stesso artista, «la normalità è una strada asfaltata ma non vi nascono fiori».