Nessun “Io” senza un “Noi”. La parola dell’esperto Galimberti

In occasione della seconda edizione della rassegna culturale estiva, Piacenza si prepara a indossare il colore dell’intrattenimento più coinvolgente. Per il nuovo “Piacenza Summer Cult”, sono stati selezionati ospiti d’eccezione: tra i più amati, Umberto Galimberti. Un onore e un orgoglio poter beneficiare di un meditatore tanto oculato e virtuoso, capace di esportare i grandi temi della filosofia come strumento vincente per porre critiche oneste e responsabili su ciò che ci viviamo nel quotidiano.

Sabato 29 giugno alle ore 21.30, in Piazza della Cittadella a Piacenza, Galimberti darà respiro a una straordinaria lectio magistralis – “L’Io e il Noi” – per affrontare, in maniera tangibile, il contenuto chiaro che ci porta a definirci delle personalità immerse in uno strato sociale, un’evidenza che porta con sé esiti variegatissimi. Primo fra tutti, l’esperienza dell’amore.

E’ un legame imprescindibile quello che ogni individuo stringe con gli altri. Ogni uomo è calamitato in una attrazione focale verso l’altro: si tratta di un ancestrale nesso causale in grado di tramutarlo in una entità più ampia, collettiva, il “Noi”. Questa intersoggettività – determinata dall’incontro tra esseri umani – inaugura un rapporto complesso che può risultare fatale nella misura in cui non può essere in nessun modo schivato. L’Io si amalgama divenendo un Noi, inevitabilmente. Basti guardare cosa succede con l’amore. E proprio a partire dall’unione d’amore, si apre un universo intero di domande che interrogano un tema caldo, illimitato, controverso.

Dall’antica Grecia ai nostri giorni, è sempre l’alba di un pensiero che mette vicini il singolo e i molti. L’uno che irresistibilmente diventa qualcosa di più se posto accanto all’altro, perché ne è complementare, seppur diverso.
Un animale sociale che trova il suo posto nel mondo, attraverso una trama complessa, lavorata da una rete interminabile di connessioni e relazioni. Non è poi sempre questo l’uomo?

In questa logica si svilupperà la trattazione urgente sul rapporto tra esseri sempre più orientati in un’ottica degeneratamente individualista. La voce spessa del filosofo Umberto Galimberti viene così chiamata a sfidare il contemporaneo egoismo di un Io sempre più egocentrico.