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“Mio fratello Paolo – intervista a Salvatore Borsellino”, il libro di Silvia Camerino

“Mio fratello Paolo – intervista a Salvatore Borsellino”, il libro di Silvia Camerino
  • PubblicatoAgosto 1, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti.

Silvia Camerino, attivista di Agende Rosse, il movimento creato da Salvatore Borsellino a seguito della morte del giudice Paolo Borsellino, ha pubblicato il libro “Mio fratello Paolo – intervista a Salvatore Borsellino”, edito Iod con prefazione di Dacia Maraini, in cui ripercorre alcuni momenti salienti della vita del magistrato.

L’intervista è una lunga chiacchierata in tono confidenziale in cui emergono tratti di vita, le emozioni di Salvatore dal giorno della tragedia fino ai giorni nostri. Ne emerge un dialogo raccontato, cuore a cuore, dove la confusione iniziale, la rabbia successiva rappresentano alcuni degli stati d’animo di Salvatore Borsellino in ricordo del suo amato fratello. Dopo lo sconcerto iniziale, dopo la paralisi del dolore, dopo l’essersi buttato a capofitto sul lavoro per non pensare, trova il modo di ricordare e di tenere viva la memoria del giudice dando vita al movimento delle Agende Rosse, nato per spronare i giovani al cambiamento e alla ricerca della verità.

Il libro di Silvia Camerino è come una carezza lieve sull’anima, scritto con passione arriva a toccare le corde più profonde. L’autrice ha conosciuto Salvatore Borsellino dopo aver approfondito le sue ricerche sul giudice e dal loro primo incontro è nato un rapporto di amicizia autentica e di stima reciproca.

Nel volume, che si legge in un soffio, sono presenti alcune immagini della famiglia Borsellino e l’ultima lettera di Paolo Borsellino a una docente e ai suoi alunni che avrebbe dovuto incontrare.  Nelle pagine finali vi è anche la poesia “Giudice Paolo” della scrittrice e cantautrice Marilena Monti, scritta in occasione dei funerali di Paolo Borsellino. I versi sono un porto sicuro a cui Salvatore attinge per trovare la forza di andare avanti nella sua battaglia in difesa della verità e linfa vitale per ricordare il fratello.

L’autrice dichiara: «Ho affrontato questo viaggio con la pace nel cuore, poiché sapevo di riuscire a condividere insieme a Salvatore una porzione di tempo, un tempo capace di elaborare ritagli d’amore e di cielo. Porto con me la sua voce, l’inchiostro che cambia il destino della carta bianca ed una foto che custodirò e guarderò tutte le volte che mi sento sola».

Per approfondimenti sul movimento Agende Rosse: https://www.19luglio1992.com/chi-siamo/

Foto principale concessa da Silvia Camerino con Salvatore Borsellino sotto l’Albero della Pace in via D’Amelio

 

 

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