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“Mein Kampf” al Piccolo di Milano. Stefano Massini ricalca il folle e autentico delirio

“Mein Kampf” al Piccolo di Milano. Stefano Massini ricalca il folle e autentico delirio
  • PubblicatoSettembre 27, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti.

Per conoscere un libro maledetto come “Mein Kampf” non è sufficiente leggerlo una sola volta. La natura sconvolgente e ossessiva di questo testo richiede una millimetrica disamina, uno studio che si sforzi di pesare ogni singola parola. Perché in ogni parola si svelano ingestibili paranoie e pericolosissime frustrazioni. Parole che faranno male anche a distanza di millenni. Eppure sarebbero sufficienti un paio di pagine al giorno per marmorizzare un concetto valido universalmente, che dovrebbe uscire di casa con noi e affiancarci per tutta la giornata. Per poter ripetere come un mantra: mai più tale scempio.

“Mein Kampf” è ora al centro di un lavoro magistrale, quello di Stefano Massini, scrittore e drammaturgo impegnato nella ricerca di un serio approfondimento del libro-manifesto dettato dal giovane Hitler nella cella del carcere di Landsberg. Da martedì 8 fino a domenica 27 ottobre al Teatro Piccolo di Milano, Massini consegna al palcoscenico uno spettacolo che farà rivivere tutta la portata sconcertante dell’impalcatura del nazionalsocialismo. Un’autobiografia psicotica – quella di “Mein Kampf” – a cui Massini resterà fedele, per non graziare neppure una virgola, ma dar evidenza del terrore delirante che ne racchiude ogni sillaba.

Un delitto contro l’umanità che trova qui i suoi germi, in un libro che diviene simbolo di ammonimento perenne, per noi e per tutte le future generazioni. Per non dimenticare, è essenziale prima di tutto comprendere. Perché la comprensione del meccanismo è l’unico antidoto al suo replicarsi.

 

Stefano Massini
Stefano Massini

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