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Luca Ostion taglia il traguardo all’ambita Maratona dles Dolomites

Luca Ostion taglia il traguardo all’ambita Maratona dles Dolomites
  • PubblicatoLuglio 9, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti.

Luca Ostion, classe 1984, abita a Carnago (Varese) ed è socio dell’associazione Funakoshi Club di Domenico Carluccio di Peschiera Borromeo. Da circa tre anni si è dedicato con tutte le sue energie alla bicicletta fino ad arrivare a tagliare un importante traguardo: domenica 7 luglio 2024 ha partecipato alla ambita Maratona dles Dolomites giunta alla sua 37esima edizione.

La maratona più famosa d’Italia si svolge ogni anno nel mese di luglio nelle bellezze delle Dolomiti. Ostion ha effettuato un percorso di 138 km totali con un dislivello di 4230 metri partendo da La Villa fino a Corbara.

«Ho iniziato ad allenarmi con costanza e impegno più di tre anni fa – racconta l’atleta – grazie a mio cognato Roberto Conte, appassionato di bici da sempre. Mi sono preparato con costanza per otto mesi per poter partecipare a questa manifestazione sportiva spendendo energia e tempo nonostante gli impegni famigliari. Mia moglie Alessandra e i miei figli Giorgio e Diego però mi hanno dato la forza e il coraggio di provarci e così ho partecipato alla competizione tagliando il traguardo in 7 ore e 7 minuti arrivando 178esimo come categoria e 1137esimo posizione assoluta su 10.100 partecipanti. Confesso che oltre al risultato per me è stata importante l’esperienza di vita che mi ha dato modo di mettermi in gioco come atleta e come persona. Nel lungo periodo di allenamento sono stato seguito da un nutrizionista e da un preparatore atletico della Mapei Sport di Olgiate Olona che si occupa della preparazione dei professionisti. Il punto più critico è stato sicuramente incontrare la pioggia nel passo più difficile, quello del Giau, che prevede circa 9,8 km di salita con una pendenza media del 10 per cento. In una frazione di secondi, a 35-40 km orari, potevo scegliere di prendere la deviazione più corta e più semplice oppure proseguire. Ho scelto la via più difficile perché volevo arrivare fino alla fine. Certamente pensare alla mia famiglia mi ha dato la forza di proseguire e di superare ogni limite. Sono davvero grato ai miei cari e a mio cognato perché grazie a lui ho conosciuto un nuovo mondo. Da quando ho iniziato ad allenarmi in bici ho perso 15 kg, ho smesso di fumare e conduco una vita più salutare».

 

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