Le mille facce del desiderio. La lezione di Massimo Recalcati al teatro Arcimboldi

L’esordio di un desiderio può sconvolgere e mutare un’identità ben forgiata? Chi siamo quando sentiamo un desiderio bussare alla porta del nostro inconscio? Non è una nuova maschera quella che si indossa quando si scopre un desiderio fino a poco prima sconosciuto. Stravolgente ma del tutto naturale: il desiderio innesca un processo di ricognizione che porta a riguardarsi come sempre uguali eppure profondamente diversi, investiti da qualcosa di nuovo che percuote, integra e dona l’aspetto più aggiornato al proprio io.

Al Teatro Arcimboldi di Milano, domenica 17 dicembre, una magistrale nota di chiarezza verrà dedicata proprio al tema desiderio in quanto espressione intima – discrasica e vitale – che rende l’uomo propriamente un uomo. Questa è una delle più grandi lezioni che ci insegna da tempo il Professore Massimo Recalcati, ospite nel teatro milanese per fornire le coordinate e permettere di orientarsi nel dedalo irrazionale che gli sta particolarmente a cuore. L’obiettivo è preciso: illuminare il sentiero del desiderio spesso annebbiato dall’incapacità di riconoscerlo e sostenerlo.

Massimo Recalcati è tra i più caparbi studiosi della natura desiderante dell’essere umano. Per lo psicanalista, il desiderio non deve essere riqualificato né denaturato. Piuttosto, deve essere mostrato nel nocciolo, spolpato dai finti decori che vogliono abbellirlo. Dev’essere preso di petto, svestito per poterlo raccontare nelle sue qualità, contraddizioni, e nelle mille variegate facce. E Recalcati ce lo mostra per come esso è davvero, nella sua inconfondibile proprietà polisemica.