La Piscina di Melegnano e il linguaggio inclusivo

La piscina di Melegnano, da sempre promotrice di progetti a sostegno della disabilità, compie un ulteriore passo in avanti sul tema dell’inclusione.
Da poco, infatti, campeggiano nelle parti comuni, cartelli in “comunicazione aumentativa” che forniscono, visivamente, indicazioni immediate sull’utilizzo, ad esempio, di docce, di phon e degli armadietti.
Il referente della piscina ha spiegato che l’idea di tradurre i cartelli già presenti in comunicazione aumentativa è nata dopo un progetto importante sulla disabilità che prevedeva lezioni specifiche con istruttori qualificati per bambini, ragazzi e adulti diversamente abili.
«Volevamo fare in modo che tutti si potessero sentire a proprio agio. Abbiamo, inoltre, inserito cartelli sempre in CAA con regole per educare i ragazzi a rispettare l’ambiente circostante e gli altri».
I gestori della piscina credono, inoltre, che il linguaggio CAA, acronimo che indica la Comunicazione Aumentativa Alternativa, possa essere un ottimo strumento per rendere l’ambiente più inclusivo; risulta, infatti, un utile strumento, non solo per chi ha delle difficoltà, ma, anche, per chi non conosce bene la lingua o per i bambini che hanno da poco iniziato un percorso di lettura e di comprensione delle parole scritte. La CAA, infatti, non si propone di sostituire il linguaggio verbale, al contrario, in quanto aumentativa, prevede la simultanea presenza di strumento alternativo e linguaggio verbale orale standard.
Lo scopo prefissato sembrerebbe raggiunto poiché molte persone, incuriosite dai cartelli, hanno chiesto maggiori informazioni consentendo di diffondere questo nuovo linguaggio ancora, a molti, sconosciuto.
L’appello dei responsabili dell’impianto natatorio è nei confronti della comunità: «Il messaggio che ci piacerebbe diffondere con questa iniziativa, oltre all’inclusività, è quello di sensibilizzare quante più persone possibili e fare in modo che venga inserito in tanti spazi comuni e luoghi pubblici».