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La città dell’uomo che aveva in mente Enrico Mattei, l’uomo del futuro

La città dell’uomo che aveva in mente Enrico Mattei, l’uomo del futuro

Tempo di lettura: 2 minuti. Chissà se la città dell’uomo che aveva in mente Enrico Mattei negli anni ’50 è la stessa che oggi possiamo vivere e respirare a San

  • PubblicatoOttobre 28, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti.

Chissà se la città dell’uomo che aveva in mente Enrico Mattei negli anni ’50 è la stessa che oggi possiamo vivere e respirare a San Donato Milanese.

Il fondatore e presidente dell’ENI, scomparso tragicamente il 27 ottobre del 1962, aveva progettato con dovizia di particolari il quartiere di San Donato Milanese a dimensione umana, dedicando ampio spazio a tutto ciò che potesse nutrire la vita dei dipendenti: lavoro, svago, fede, spazi condivisi. Il benessere sociale era parte integrante nei suoi piani, il suo sguardo lungimirante ci aveva visto bene. Da qualche anno il colosso Eni ha investito nel welfare affinché i lavoratori possano fruire delle agevolazioni in ambito sociale, un programma di benefit ben articolato.

Mattei è stato un uomo geniale, sempre un passo avanti rispetto alla norma, si è speso su più fronti e i suoi grandi progetti hanno comunque avuto molto più che un fondamento. L’uomo del futuro aveva a cuore il bene della collettività.

Dopo sessant’anni la sua città lo onora con la S. Messa di suffragio, come ogni anno a cura dell’Associazione Pionieri e Veterani Eni, e dal 27 settembre il Parco Snam, da lui concepito, e che poi gli è stato dedicato, ospita all’ingresso una smagliante targa che lo ritrae sorridente. Un segno di grande accoglienza, oggi come ieri, per i cittadini e per chi desidera trascorrere del tempo nel verde di San Donato Milanese. Subito all’interno del parco svetta una scultura in suo onore che riporta una sua citazione: “Metanopoli è molto più di un quartiere. Per noi è l’espressione di una speranza (Enrico Mattei, 1956)”.

Diverse le iniziative in atto a San Donato Milanese per celebrare questo grande uomo del futuro, come la mostra in Cascina Roma in Piazza Arti 6, visitabile dal 21 novembre al 4 dicembre, e il “Reading” in programma giovedì 24 novembre alle ore 21.00 in sala Consiliare. La giornata conclusiva in suo omaggio è il 4 dicembre, un giorno a lui particolarmente caro, in cui avrà luogo il convegno “Mattei per sempre” presso l’auditorium della scuola Maria Ausiliatrice alle ore 14.30 in via Sergnano 10, durante il quale verrà assegnato il premio culturale “Come Barbara” a Vincenzo Calia, magistrato che nel 1994 avviò un’indagine sul caso Mattei.

 

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