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La Bebe Vio Accademy, aperta a tutti i bambini parte a settembre a Milano

La Bebe Vio Accademy, aperta a tutti i bambini parte a settembre a Milano
  • PubblicatoAgosto 2, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti.

Nel pieno corso di questa edizione delle Olimpiadi a Parigi è stato annunciata la delegazione per i giochi Paralimpici che inizieranno il 28 Agosto con 8 atleti provenienti dal progetto Fly2paris, ideato e realizzato dall’Associazione art4sport Onlus, fondata nel 2009 su iniziativa di Beatrice “Bebe” Vio Grandis e dei suoi genitori. Lo scopo di questo progetto è sostenere gli atleti nel loro percorso e diffondere la conoscenza del mondo Paralimpico.

Conosciuta come Bebe, Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio Grandis è nata Venezia nel 1997 e all’età di undici anni, a causa di una meningite fulminate, le sono state amputate le braccia sotto al gomito e le gambe sotto al ginocchio. Questo non le ha impedito di coltivare il suo grande sogno sportivo nella disciplina della scherma arrivando a risultati strabilianti come i due ori olimpici a Rio e a Tokio, oltre a quelli vinti negli Europei e nei Mondiali dal 2014.

La stessa associazione organizza a Milano e a Roma la Bebe Vio Academy in partnership con Nike con l’obiettivo di rendere lo sport accessibile per tutti. I bambini tra i 6 ei 18 anni, con e senza disabilità fisiche, che aderiranno al progetto avranno la possibilità di sperimentare cinque diverse discipline sportive paralimpiche. A Milano gli allenamenti si volgeranno in due strutture e inizieranno da settembre, le iscrizioni sono già aperte sul sito Bebevio.com

«Il mio mondo immaginario è sempre stato quello in cui i ragazzi con disabilità potessero giocare con quelli non – racconta Bebe nella presentazione dell’Accademy-. Credo molto nei bambini e nel loro modo di approcciarsi alle cose. Non è paura della disabilità ma è curiosità. E’ molto più bello di qualsiasi ipotesi o di sogno».

Questa campionessa ci sfida a superare pregiudizi e paure per immaginare un mondo realmente inclusivo fatto di solidarietà e tanto coraggio.

 

Foto: gli atleti Edoardo Giordan, Beatrice “Bebe” Vio Grandis e Emanuele Lambertini, foto di Augusto Bizzi.

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