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Jean Tinguely, una grande mostra a Milano per la sua arte in movimento

Jean Tinguely, una grande mostra a Milano per la sua arte in movimento
  • PubblicatoOttobre 9, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti.

Dal 10 Ottobre è possibile visitare a Milano una grande retrospettiva dedicata a Jean Tinguely, la più grande in Italia dalla sua morte avvenuta nel 1991. «… Mi sono reso conto che il movimento era una possibilità espressiva in sé e per sé» raccontava l’artista,  e proprio il movimento è al centro dei suoi lavori che con materiali di scarto ha costruito macchine che vogliono coinvolgere lo spettatore in un dialogo poetico ed estetico.

Nacque in Svizzera nel 1925 e ha attraversato i movimenti artistici del novecento, abbandonando presto la pittura espressionista per la scultura cinetica. A Jean Tinguely è inoltre dedicato l’intero Museum Tinguely di Basilea: istituzione unica che raccoglie la più grande collezione al mondo di opere dell’artista, in larga parte donata dalla moglie, Niki de Saint Phalle. «Sono un artista del movimento. Ho cominciato facendo pittura, ma mi sono arenato, ero in un vicolo cieco». Le sue opere sono esposte in tutto il mondo e sono per lo più costruite con materiali recuperati. La gerarchia tra opera e spettatore viene rotta dal coinvolgimento di questo nel metterla in moto attraverso pulsanti o leve. Nelle parole stesse di Jean Tinguely sono macchine che “non servono a niente” ma provocano il nostro lato infantile e giocoso, ma allo stesso tempo sono anti-arte e critica stessa del concetto di arte, tipico del movimento dadaista.

La mostra ospitata nel 5mila metri quadrati del Pirelli Hangar Bicocca di Milano è stata curata da Camille Morineau, Lucia Pesapane e Vicente Todolí con Fiammetta Griccioli. Sarà possibile visitarla fino al 2 febbraio 2025 con ingresso gratuito. Il percorso espositivo sarà una grande coreografia di suoni e di movimenti ed un’occasione preziosa per scoprire il mondo di questo artista che ha segnato profondamente il secolo scorso.

 

 

Foto: Plateau Agriculturel with Fatamorgana and Méta-Harmonie IV, Daniel Spehr, Museo Tinguely, Basilea

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