Il sangue è vita!
Tempo di lettura: 2 minuti. Come può la scuola promuovere solidarietà, prevenzione alla salute e cittadinanza attiva? Sensibilizzando gli studenti alla donazione di sangue. Ed è quello che hanno fatto
Come può la scuola promuovere solidarietà, prevenzione alla salute e cittadinanza attiva? Sensibilizzando gli studenti alla donazione di sangue. Ed è quello che hanno fatto Ministero dell’Istruzione e Avis siglando un nuovo protocollo d’intesa a fine 2021 e valido per tre anni.
Ma oggi, qual è il rapporto tra adolescenti e donazione di sangue? La pandemia ha favorito il senso di solidarietà o, al contrario, ha alimentato diffidenze e paure verso un gesto semplice e sicuro quale la donazione di sangue? Qualche risposta ci arriva dalla ricerca del 2021 “Indagine nazionale sulle abitudini di vita degli adolescenti” condotta dall’istituto di ricerca IARD e dall’associazione Laboratorio Adolescenza.
Dall’indagine, che ha visto il coinvolgimento di 10.500 adolescenti italiani tra il 12 e i 19 anni, emerge un quadro fortemente ambivalente: in linea teorica gli adolescenti pur essendo maggiormente convinti che donare sangue è un gesto importante di altruismo e solidarietà (93% di risposte rispetto all’88% dell’indagine pre-Covid del 2019), manifestano, poi, poca propensione a diventare donatori in futuro (solo il 13% degli intervistati). Effetto Covid? Probabile, visto che, alle domande successive, il 18,6% afferma che la donazione del sangue «si effettua sempre in totale sicurezza indipendentemente dal Covid-19», mentre il 44,7% è convinto che «bisogna fare molta più attenzione nelle strutture dove si dona il sangue».
Ed è proprio dalla rassicurazione e dal senso di sicurezza che bisogna ripartire, per far sì che i più giovani si avvicinino al mondo della donazione, ed il protocollo tra Ministero e Avis è il segno più tangibile di questo impegno.
L’Avis, principale associazione di volontariato del sangue italiana, conta circa 3.400 sedi, ha al suo attivo oltre 1.300.00 soci e, annualmente, contribuisce a circa il 70% del fabbisogno nazionale di emocomponenti. Da anni, i suoi volontari entrano nelle scuole italiane per avvicinare i ragazzi più giovani al tema del donazione e della solidarietà umana.
Un esempio è l’appuntamento annuale che l’istituto scolastico Vincenzo Benini di Melegnano organizza con i volontari dell’Avis Comunale, coinvolgendo gli studenti delle classi 4^ e 5^ in un virtuoso percorso di sensibilizzazione e informazione: «Perché donare, chi può donare, come e dove si dona, la sicurezza e i controlli sugli emocomponenti» ed altro ancora.
Un ultimo dato: il 30 aprile scorso, a Lodi, si è tenuta la 51° assemblea regionale di Avis Lombardia. I numeri di donazioni e donatori sono tutti in crescita, seppur ancora lontani dalla tanto sperata autosufficienza. Tra i nuovi donatori (fascia 18-25 anni) si segnala un incremento di un punto percentuale. Un buon segnale per risalire la china!