Il nuovo volto del Mulino di Sotto a Pantigliate
Tempo di lettura: 2 minuti. Il Mulino di Sotto di Pantigliate tornerà a rivivere? Pare proprio di sì. È in atto un ambizioso progetto di recupero della struttura e di
Il Mulino di Sotto di Pantigliate tornerà a rivivere? Pare proprio di sì. È in atto un ambizioso progetto di recupero della struttura e di valorizzazione degli antichi mestieri molitori del territorio, atto a riscoprire le coltivazioni dei grani antichi e tipici della zona e la conseguente produzione di farine di alta qualità.
La novità è che il Mulino assumerebbe inoltre un nuovo volto perché diventerebbe un luogo di ritrovo, di vera aggregazione culturale, aperto a tutti, potenziando le attività oratoriali limitrofe. Il fine è di ritrovare il piacere di stare insieme a contatto con la terra, approfondendo il ciclo vitale della natura. Lo spazio dedicato alla cultura si troverebbe nella sede di Ecomuseo della Vettabbia e dei Fontanili (EVF) al piano superiore del Mulino.
La struttura, già visionata da esperti e consulenti contattati da EVF, è ubicata sul territorio del comune pantigliatese al confine con quello della Curia.
La ripresa del funzionamento della ruota è l’emblema di una rinascita vera e propria che vede il coinvolgimento della comunità su più fronti. Partendo dalle scuole primarie, è possibile coinvolgere i bambini in un percorso formativo per conoscere il ciclo del pane, dalla produzione alla consumazione finale toccando con mano i vari passaggi, ad esempio per la realizzazione di un elemento base quale il pane.
La sensibilizzazione potrebbe coinvolgere altre figure quali i contadini locali affinché concedano spazi dei loro terreni per produrre un grano autoctono migliore di qualità da macinare nel Mulino.
Anche i panettieri potrebbero rientrare in questo percorso di valorizzazione del territorio fornendo la loro preziosa esperienza, creando un legame con i contadini e i mugnai. Tutti saldamente uniti per produrre del pane a lunga lievitazione, con farina del posto che si conserva a lungo, dando vita a un prodotto finale buono, sano, eco-sostenibile e solidale.
Ripartire dalla natura si può e il Mulino di Sotto è pronto per ricominciare a vivere.