“Il disegnatore di nuvole”, la recensione del romanzo di Giorgia Simoncelli
“Il disegnatore di nuvole”, edizioni Piuma, è il romanzo di esordio di Giorgia Simoncelli e narra le vicende di Ally e dei suoi fratelli che improvvisamente perdono le tracce del papà, Grover, il più grande e stimato disegnatore di nuvole che abbia mai sorvolato i cieli di Londra in epoca Vittoriana.
Ally trova la White Wings, il fantastico aerostato a vapore che il padre utilizzava per disegnare le nuvole in cielo. All’interno del mezzo ritrova anche una missiva che riporta: “Tutti hanno diritto ad alzare la testa e a sognare, anche senza di me. Ora e fino a quando sarà necessario il cielo è tuo. Non deludermi”.
Da quel preciso momento Ally diventa grande, prende in mano le redini della famiglia e cerca disperatamente di mettersi sulle tracce paterne perché è convinta che il padre sia ancora vivo e bloccato da qualche parte. Come un piccolo detective perlustra la zona e si imbatte in codici speciali, in vari indizi muovendosi nella Londra dell’epoca, popolata da carrozze a vapore, magnifici dirigibili, curiosi cani meccanici, macchine umane. In questo scenario fantastico e pittoresco la protagonista cerca di essere all’altezza della figura paterna perseguendo il suo sogno, quello di puntare gli occhi al cielo e scoprire le forme che si celano tra le nuvole.
Un romanzo che offre molti spunti di riflessione affrontando alcune tematiche come il delicato periodo adolescenziale o il perseguimento dei propri sogni ad ogni costo e con un pizzico di coraggio. Adatto sia a un pubblico giovane che adulto, si presta a diverse chiavi di lettura.
“Il disegnatore di nuvole” è anche in versione audilibro, la cui voce narrante è di Daniela Zeziola, podcaster e mitica Dj di Radio Active 20068.