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E poi vien l’Epifania, che tutte le feste porta via

E poi vien l’Epifania, che tutte le feste porta via

Tempo di lettura: 2 minuti. Il termine «epifania» deriva dal greco e significa «manifestazione, apparizione, presenza divina». Per i cattolici, la festa commemora la visita dei Magi a Gesù, e quindi

  • PubblicatoGennaio 4, 2023
Tempo di lettura: 2 minuti.

Il termine «epifania» deriva dal greco e significa «manifestazione, apparizione, presenza divina». Per i cattolici, la festa commemora la visita dei Magi a Gesù, e quindi la manifestazione fisica di Gesù Cristo all’umanità.
I Magi erano sapienti venuti dall’oriente e ne sono tramandati i nomi: Gasparre, Melchiorre e Baldassarre.
Arrivarono seguendo la stella cometa e portarono a Gesù i loro doni: oro (regalità), incenso (divinità) e mirra (unguento usato per i defunti a significare umanità).

Nelle chiese orientali l’evento celebrato è il battesimo di Gesù, momento in cui Gesù adulto si manifesta come Figlio di Dio.
Ma come sempre accade nelle festività natalizie, anche l’Epifania è un misto di sacro e profano.

Nel folklore natalizio, la Befana di solito somiglia a una strega (anche se non lo è) e vola a cavallo di una scopa. Indossa uno scialle nero, una pesante sottana rattoppata e un fazzolettone in testa.
È una vecchietta raggrinzita ma gentile, sorride spesso e porta una borsa, un sacco o un cesto pieno di dolci e regali.
Visita tutti i bambini d’Italia e riempie le loro calze di dolciumi, caramelle, frutta secca e giocattoli, ma solo se si sono comportati bene. Se si sono comportati male trovano le calze riempite con del carbone o dell’aglio.
La famiglia del bambino in genere lascia per la Befana un bicchierino di vino e un piatto con un po’ di cibo.

L’origine forse è connessa a dei riti propiziatori pagani inerenti ai cicli stagionali legati all’agricoltura e relativi al raccolto dell’anno trascorso, ormai pronto per rinascere come anno nuovo.
In alcuni paesi europei, la notte dell’Epifania, si brucia un fantoccio di una vecchia, a significare la fina dell’anno vecchio.
Ci sono tante canzoncine e filastrocche dedicate a questa simpatica vecchina, questa è forse la più nota.

«La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana
viva, viva la Befana!»

Qualcuno sostiene che sia la moglie di Babbo Natale, o una sua amica, ma lasciamo i pettegolezzi ad altri!

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