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Disincantate! Il musical sulle principesse delle fiabe ha fatto il pieno al Teatro San Babila

Disincantate! Il musical sulle principesse delle fiabe ha fatto il pieno al Teatro San Babila

Tempo di lettura: 2 minuti. Al Teatro San Babila, dall’ 8 al 12 marzo, è andato in scena “Disincantate! “ il musical sulle principesse delle fiabe scritto da Dennis T.

  • PubblicatoMarzo 13, 2023
Tempo di lettura: 2 minuti.

Al Teatro San Babila, dall’ 8 al 12 marzo, è andato in scena “Disincantate! “ il musical sulle principesse delle fiabe scritto da Dennis T. Giacino, in collaborazione con Fiely Matias e adattato in italiano da Matteo Borghi che ne firma anche la regia.

Chi pensava di andare a vedere la classica storia fiabesca è rimasto decisamente  stupito, perché delle classiche principesse non è rimasto nulla. Viceversa ci troviamo davanti a delle donne che vogliono sfatare il mito delle fanciulle succubi e indifese raccontando la verità su come spesso sia proprio la donna a gestire e prendere in mano la situazione in ambito famigliare e non solo.

Lo spettacolo inizia con Cenerentola e La bella Addormentata nel Bosco, capitanate da Biancaneve, che a suon di strofe cantate e gag portano subito gran ilarità tra il pubblico. Di seguito si alternano sul palco tutte le altre protagoniste delle famose fiabe che grandi e piccini amano e conoscono. Mulan, Jasmine, Rapunzel,  e via via tutte le altre, con un ritmo incalzante di musiche e balletti che non lasciano spazio alla noia e a pause. 

I testi sono molto belli, così come le voci delle protagoniste, sei attrici del teatro italiano, che sono: Clara Maselli (Biancaneve), Giulia Mattarucco (Cenerentola ), Elisa Siragusano (la Bella Addormentata), Elena Mancuso ( la Sirenetta, Belle e Rapunzel), Khomolchanok De Pace (Pocahontas, Mulan e Badroulbadour) e Gloria Enchill (Tiana, la principessa che baciò il Ranocchio).

Lo spettacolo vuole essere spunto di riflessione sulla donna e sugli stereotipi che l’hanno sempre accompagnata dai secoli scorsi ad oggi, ruolo che ormai la donna non accetta più perché ha diritto che le venga riconosciuto il suo valore e la sua importanza nella società.
La comicità e la leggerezza, nonostante i temi trattati, rendono lo spettacolo molto piacevole e sicuramente da vedere. Non adatto ai bambini.

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