“Chi come me”: uno spettacolo di sorprendente umanità al Teatro Franco Parenti
Dopo il trionfo della stagione teatrale 2023, il Teatro Franco Parenti di Milano si prepara a riaccogliere il toccante spettacolo “Chi come me”, scritto da Roy Chen e diretto da Andrèe Ruth Shammah. Questo capolavoro di delicatezza e forza offre uno sguardo profondo sulle sfide e le angustie di cinque adolescenti, ognuno con la propria storia di dolore e resilienza.
Ambientato in una stanza di un centro di salute mentale, lo spettacolo ci presenta una realtà spesso trascurata. Alma, Barak, Tamara, Ester ed Emanuel condividono le proprie angosce in un’atmosfera di vulnerabilità e autenticità. Ogni personaggio incarna una lotta unica: da chi porta il peso di violenze subite, a chi naviga le complessità della disforia di genere, fino a chi convive con la schizofrenia o la sindrome di Asperger. Attraverso il loro incontro, Chen ci invita a riflettere su quanto sia fondamentale il supporto reciproco e l’umanità che ci unisce.
Il dramma si snoda attorno a un originale corso di teatro guidato dal dottor Baumann e dalla signorina Dorit, ex paziente, che utilizzano il linguaggio dell’arte per comunicare e creare connessione. Il gioco “Chi come me”, che permette ai ragazzi di esprimere passioni e stati d’animo, diventa un potente strumento di interazione e condivisione, trasformando l’aula in un luogo sicuro dove ci si può riconoscere e supportare.
La magistrale regia di Shammah è parte integrante di un’esperienza teatrale immersiva, in cui il pubblico non è semplice osservatore, ma parte attiva dell’emozione in scena. La scenografia permette un contatto diretto con gli attori, amplificando la forza narrativa dello spettacolo, capace di far ridere e piangere allo stesso tempo.
Ma a rendere «Chi come me» un’opera straordinaria è proprio la capacità di affrontare tematiche delicate con ironia e umanità. Non si parla di malattie, ma di sfumature che colorano l’esperienza umana, sottolineando che, a prescindere dalle proprie difficoltà, possiamo sempre trovare terreno comune per l’empatia e il sostegno.
In un’epoca in cui il distacco emozionale è all’ordine del giorno, “Chi come me” ci ricorda che ognuno ha una voce che merita di essere ascoltata. Questo spettacolo non è solo un invito a riflettere, ma un abbraccio virtuale che ci incoraggia a vedere la bellezza nelle vulnerabilità umane. Assistere a questo spettacolo è un’opportunità imperdibile per riscoprire il potere della connessione e la forza della condivisione.