Che il regno di re Carlo III abbia inizio
Ci siamo, la festa può finalmente cominciare. Carlo d’Inghilterra ha aspettato tanto ma alla fine è diventato re con il titolo di Carlo III. E quando da queste parti si parla di festa reale la popolazione non può non viverla con passione e coinvolgimento.
Sabato mattina, durante la cerimonia di incoronazione, per le strade di Cottingham (Yorkshire orientale) vi erano poche persone. Grossa anomalia, normalmente a quella ora le strade sono piene. Il locale caffè Costa che in genere è molto affollato stavolta aveva solo pochi clienti.
Il giorno successivo hanno avuto gli street parties. Strade chiuse e spazio a tavole imbandite per i festeggiamenti da cui nessuno è escluso.
Sulla stampa italiana si è parlato spesso di quanto la gente si senta vicino alla Monarchia o se vi siano segni di stanchezza. Dalla mia postazione nello Yorkshire e a giudicare dai festeggiamenti sembrerebbe che il consenso verso la casa reale sia ancora forte. Tuttavia tracciare un quadro chiaro degli umori potrebbe non essere così facile.
«Rispetto al giubileo d’argento della Regina Elisabetta nel 1977 mi sembra che gli street parties siano un po’ più sottotono, anche se magari altrove nel paese le cose potrebbero essere andate diversamente», mi ha spiegato una residente. Nel frattempo al telegiornale locale un’altra persona intervistata ha raccontato che questi festeggiamenti sono anche un’occasione per stare insieme con amici e vicini.
Il regno di Carlo III è iniziato e la sintonia con i cittadini c’è. Col tempo si capirà meglio come questo rapporto si evolverà.