Basket e inclusione: superare la disabilità visiva con il servizio di audiodescrizione di CMT
La pallacanestro abbraccia simbolicamente le persone cieche, ipovedenti e pluridisabili visive. Domenica 14 gennaio debutterà infatti nel campionato di Serie A il sistema di audiodescrizione “Connect Me Too” di CMT che, tramite una radiocronaca iperdescrittiva, realizzata da un professionista appositamente formato, riporta non soltanto i dettagli della sfida nel rettangolo di gioco ma anche le sfumature di ciò che accade intorno, ad esempio in panchina o sugli spalti, al fine di far vivere un’esperienza sportiva unica e totalizzante.
Il progetto dell’audiodescrizione inclusiva, nato dalla collaborazione tra AC Milan, nella veste di promotore dell’idea, e CMT in qualità di partner tecnologico, ha fatto breccia anche nel basket. Per la prima volta il club “Pallacanestro Varese” ha voluto avvalersi di questa piattaforma digitale che ha l’obiettivo di aumentare l’accessibilità agli eventi a carattere sportivo.
Gli utenti, per beneficiare del servizio di “Connect Me Too” (che viaggia sulla rete in 4G), avranno bisogno solamente di uno smartphone e cuffie/auricolari.
«“Connect Me Too” sta rivoluzionando l’esperienza dei tifosi con disabilità visiva, prima nell’ambito calcistico e adesso in quello del basket – spiega Tony D’Angelo, direttore commerciale di CMT (società di Milano attiva nel campo delle traduzioni, trascrizioni, interpretariato e tecnologie all’avanguardia) -. Lo sport ha la capacità di unire le persone e abbattere barriere e differenze culturali e di background, creando opportunità di progresso sociale. Nel solco di questo contesto, si inserisce il nostro sistema integrato di audiodescrizione che risponde alle esigenze di accessibilità e inclusione, ormai diventate una necessità. Siamo orgogliosi ed emozionati per il debutto nel basket. Ringraziamo “Pallacanestro Varese” per la sensibilità dimostrata e per aver abbracciato questa progettualità».