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“Anna -Diario figlio della Shoah” al Teatro Lirico di Milano

“Anna -Diario figlio della Shoah” al Teatro Lirico di Milano

Tempo di lettura: < 1 minuto. Si è concluso nei giorni scorsi, al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, il minitour di «Anna- Diario figlio della Shoah», con grandi applausi

  • PubblicatoFebbraio 5, 2023
Tempo di lettura: < 1 minuto.

Si è concluso nei giorni scorsi, al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, il minitour di «Anna- Diario figlio della Shoah», con grandi applausi e grande emozione da parte dei numerosi spettatori.

Quella di Anna, ragazza ebrea morta giovanissima nei campi di concentramento, è una storia davvero toccante, che non lascia indifferenti e che tramanda ai giorni nostri la memoria delle crudeltà e dello sterminio subito da milioni di ebrei durante la Shoah.

Lo spettacolo percorre uno spazio temporale  che parte dai giorni di prigionia nel nascondiglio della famiglia Frank sino ai campi di sterminio nazisti ed è raccontata dal padre di Anna, Otto Frank, unico superstite della famiglia e unico a parlare in scena, interpretato da Daniele Cauduro.

Il racconto di Otto, carico di amore e di malinconia nei confronti della famiglia perduta, è il filo conduttore della storia e ad accompagnarlo, oltre ad Anna, l’altra protagonista, ci sono otto ballerini solisti e un corpo di ballo, costituito da 20 elementi.

La particolarità dello spettacolo è stata proprio quella di lasciar parlare i corpi. Infatti attraverso i movimenti, ideati dal coreografo Tony Lofaro, questi riescono ad esprimere le intense emozioni più di qualunque parola.

Le musiche sono molto toccanti e originali, mentre le scenografie multimediali, di Mattia Inverni, proiettano lo spettatore all’interno della storia, rendendo lo spettacolo immersivo , drammatico e commovente.

«Questo è uno spettacolo emozionante – dice Franco Campanella, direttore e ideatore dello spettacolo – che vuole tramandare ai giovani di oggi l’orrore del passato, per non dimenticare e per far riflettere sui valori di pace e fratellanza . L’intento è quello di coinvolgere le nuove generazioni, nel ricordo, come forma di conoscenza degli accadimenti per non dimenticare».

Sicuramente uno spettacolo da vedere, che rimarrà nella memoria di ogni spettatore.

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