Al Manzoni, la “Magnifica presenza” di Ozpetek. Il cult cinematografico passa al teatro
Dal 10 al 22 dicembre, il Teatro Manzoni di Milano offre il suo palco all’atleta più dinamico in grado di affrontare le olimpiadi vertiginose dei sentimenti umani. Ancora una volta, Ferzan Ozpetek accetta la sfida nel conferire, alle proprie sceneggiature, un successo dal vivo e senza telecamere. Una firma che per il teatro rappresenta onore e prestigio. Un regista di spicco, dalla capacità rara di condurre i cult cinematografici nelle arterie ardenti ed espressive del teatro.
Questa sarà la volta di “Magnifica presenza”, la commedia psicologica – uscita in Italia nel 2012 – che lo stesso autore definì la sua opera più complessa, svelando un obiettivo pienamente centrato: aver attraversato i binari paralleli di gioia e dolore che ognuno porta con sé.
La trama è più che verosimile per quanto si colori di “presenze astratte”. All’interno della storia del siciliano Pietro si muovono personalità irriverenti – dei veri e propri fantasmi – che il protagonista dovrà imparare a conoscere e a gestire, affrontando il sentimento della paura e trovando i migliori espedienti per districarsi dal dualismo realtà/finzione.
In un gioco ben studiato dal regista, si alternano tratti divertenti e drammatici, sorrisi e lacrime, per restare il più possibile aderenti a quanto realmente accade. Molto facile il passaggio da una emozione a un’altra. Così in teatro, così nella vita.