Oliviero Toscani, in centinaia per il suo omaggio milanese
Una lunga e ordinata fila di persone ha invaso i cortili di Palazzo Reale a Milano per partecipare all’omaggio che la città ha voluto dare a Oliviero Toscani, scomparso lo scorso 13 gennaio. Una mostra-evento, “Viva Oliviero!”, aperta solo il giorno 19 Gennaio organizzata dal Comune di Milano con gli amici, i familiari e gli allievi del celebre fotografo.
Alcune sale del palazzo hanno mostrato una selezione dei lavori più noti, mentre in quattro set fotografici è stato possibile farsi ritrarre per far parte del progetto “Razza Umana”, che dal 2007 ha raccolto oltre 10.000 immagini. Nella sala principale, oltre alla proiezione di filmati dedicati al lavoro dell’artista, si è tenuto il ricordo ufficiale con interventi di varie personalità della cultura. In tutti i contributi è emersa l’impossibilità di definire semplicemente questo protagonista della fotografia italiana e di come il suo stile abbia influenzato tanti e abbia formato un lunga schiera di allevi. Il rapporto con la città di Milano è stato sottolineato dal Sindaco Giuseppe Sala, un rapporto confermato dalla numerosa presenza del pubblico, un rapporto non sempre facile, ad esempio quando il suo celebre lavoro per la sensibilizzazione sull’anoressia venne contestato dall’allora amministrazione cittadina.
Figlio del primo fotoreporter del Corriere della Sera, ha collaborato con le più grandi testate di moda e creato l’immagine e l’identità di United Colors of Benetton. La sua ricerca artistica lo ha portato a fondare riviste, come la celebre Colors, ed essere uno dei più noti esponenti della fotografia italiana nel mondo. Protagonista del mondo della fotografia come della comunicazione più in generale, con qualche incursione anche in politica.
La storia di Oliviero Toscani è stata sempre caratterizzata da dirompenti fotografie che andavano a colpire, in un modo o nell’altro, lo spettatore. Il suo obiettivo era “metterci l’intelligenza”. Anche nel caso della comunicazione pubblicitaria, riteneva potesse veicolare anche un contenuto importante. Molti suoi amici hanno ricordato il suo perfezionismo e il vuoto che lascerà questo maestro della fotografia e del pensiero critico.
Foto: pubblico in attesa e dettagli della mostra. S. Ghilardi