Un’opportunità per i piccoli lettori e le loro famiglie: sabato 9 novembre alle 16.30 presso la libreria Pluk in viale Risorgimento 50 a Pantigliate Irene Cacciola, giornalista, copy e autrice tv, presenterà il suo romanzo d’esordio “Lia e l’abete rosso”, Giraldi Editore.
La caratteristica principale del romanzo è quella di essere infatti adatto ad un pubblico adulto e a un pubblico dagli 8 anni, grazie alla sua scrittura veloce, semplice, adatta a tutti. Dà voce al punto di vista dei più piccoli, racconta l’incontro con il “diverso”, che interrompe la quotidianità di ognuno ed evidenzia come il mondo dei grandi spesso faccia fatica ad accettare “il nuovo” e, anzi, lo trasformi in capro espiatorio per tutto quello che accade.
Saranno proprio i più piccoli a mostrare come “A volte i grandi non hanno nemmeno la fantasia per inventare un finale”, come precisa la protagonista Lia.
Lia è una ragazzina acuta, impetuosa, ma anche riflessiva che se si mette in testa qualcosa è difficile da fermare, come ben sa il suo fidato amico Tommaso. La nonna di Lia racconta a loro due la storia dell’Abete Rosso, albero maestoso e imponente, che si trova sulla collina che guarda e protegge da lontano il loro paese. È proprio questa storia a essere il fil rouge di tutto il libro, l’ispirazione grazie alla quale giovani
protagonisti motivano gli adulti a non arrendersi e a dare fiducia anche alle possibilità, forse, più impensate.
Il libro vanta la collaborazione di due professionisti, che hanno accolto la storia e a cui hanno scelto di partecipare con il proprio contributo: Emanuele Boccanfuso, disegnatore di Sergio Bonelli Editore, ha realizzato il disegno di copertina mentre Tiziana Barillà, giornalista e autrice, ha curato la prefazione del romanzo.
«Ho deciso di dare spazio a un dialogo e a delle brevi letture che facciano conoscere questa storia che passa dalla realtà alla fantasia», spiega Daniela Dossi, proprietaria della libreria. «Svela come una storia inventata abbia radici nell’attualità e come possa incontrare anche i più piccoli portandoli ad affrontare temi molto delicati ed essere uno spunto per un momento formativo».