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Una vita da moderatore: intervista ad Andrea Mauro

Una vita da moderatore: intervista ad Andrea Mauro
  • PubblicatoOttobre 21, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti.

Ormai diamo per scontata l’esistenza dei social nella nostra vita e Facebook, anche se non è più l’unico, è uno dei più presenti. Per capire cosa c’è dietro a questo mondo parallelo abbiamo intervistato Andrea Mauro per farci guidare nei retroscena di Facebook per una realtà italiana media come può essere Peschiera Borromeo.

Andrea è diventato amministratore di tre frequentati gruppi della città dopo anni da utilizzatore. Il suo attivismo nel’interagire è stato notato e gli è stato proposto di diventare un moderatore. Oggi amministra con Davide Toselli, ad esempio, il gruppo “Succede a Peschiera Borromeo” che conta più di 2900 iscritti ed è in continua crescita. Con lui abbiamo capito che il suo ruolo non è solo quello di verificare che gli iscritti siano profili reali, o apparentemente tali, ma blocca o invia contenuti per arricchire l’informazione. Proprio la condivisione di informazioni è il fulcro su cui vuole costruire questo gruppo, lasciano minor spazio possibile alle lamentele. Il gruppo è organizzato su regole solide che proteggono la qualità della discussione specialmente durante le elezioni.

«Molte persone si fermano ai social e non alla vita reale – racconta -. Magari fanno una denuncia sul social ma si fermano lì e non proseguono». Un punto delicato è il linguaggio che spesso è aggressivo, e lui conferma, dovuta a una poca conoscenza del mondo virtuale e una poca attenzione al fatto che ciò che si è scritto può essere letto da persone di estrazione differente. «Anni fa scrivevo anche io di pancia, oggi ci penso quattro volte prima di scrivere». Senza contare tutti i messaggi che riceve privatamente e non sempre garbati. Così come ha notato un peggioramento dei commenti, specie in politica, con toni più lamentosi e spesso a ondate coordinate, segnale che i social sono un nervo sensibile della comunicazione.

Ma Andrea non ha dubbi sull’importanza dei social per accorciare la relazione tra cittadini e istituzioni, «anche se non è il canale ufficiale, le istituzioni dovrebbero usarlo». Così come il suo gruppo sia importante per amplificare richieste e iniziative benefiche. Nonostante l’impegno e qualche momento di stress, è soddisfatto che il suo lavoro di amministratore sia riconosciuto come utile nella città e si meraviglia ancora della gente che incontrandolo scopre una persona reale, in carne ed ossa.

 

Foto: Andrea Mauro dal suo profilo.

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