Occhi puntati alla cometa d’autunno, la Tsuchinshan–ATLAS
Se siete in cerca di una scusa per fare le ore piccole, dal 27 settembre fino a metà ottobre, potrete scrutare il cielo notturno per godervi l’arrivo di una nuova cometa. Si tratta dell’oggetto C/2023 A3 un nome scientificamente freddo per indicare questa cometa scoperta all’inizio dell’anno scorso e che porta il ben più romantico nome di Tsuchinshan–ATLAS. Battezzata con la congiunzione dei nomi dei due osservatori che per primi l’hanno individuata nel suo avvicinamento al Sole, ovvero il Purple Mountain in China e Atlas in Sud Africa.
Le comete sono blocchi di gas congelati e frammenti di roccia che percorrono orbite ellittiche. Quando passano vicino al Sole, il calore fa sciogliere parte del ghiaccio rendendo visibili le chiome composte da polvere e spinte dal vento solare. Il nome cometa deriva proprio dal greco per indicare la chioma di questo corpo celeste.
La cometa in arrivo promette un notevole spettacolo e secondo i calcoli degli esperti dovrebbe essere ben visibile ad occhio nudo verso il 12 ottobre anche nelle regioni settentrionali poco dopo il tramonto. Molte variabili sono in gioco promettendo una grande luminosità ma anche la possibilità che scompaia in quanto il calore potrebbe frantumarla. Nella sua massima visibilità si troverà a circa 71 milioni di chilometri dal nostro pianeta, viaggiando a 290.000 km/h.
Un’altra cometa è presente nei nostri cieli ed è la 13P/Olbers, però poco luminosa e non avrà il successo di pubblico della più appariscente nuova arrivata. La Olbers tornerà puntuale tra settant’anni , a noi non resta che goderci questo nuova meraviglia spaziale la cui traiettoria potrebbe farla scomparire o tornare, ma nel 2237.
Foto: una cometa osservata nel 1521( Augsburger Wunderzeichenbuch, 1550 )
