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Palazzo Reale svela un nuovo volto di Picasso con la mostra “Picasso lo straniero”

Palazzo Reale svela un nuovo volto di Picasso con la mostra “Picasso lo straniero”
  • PubblicatoSettembre 21, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti.

Una settimana davvero intensa dal punto di vista culturale a Milano. Dopo le mostre dedicate a Munch e a Mike Bongiorno, Palazzo Reale celebra Pablo Picasso (Malaga, 1881 – Parigi, 1904) con la mostra “Picasso lo straniero”, a cinquant’anni dalla scomparsa di uno dei più grandi e affermati artisti del ‘900.

L’allestimento mette in luce un nuovo aspetto di Pablo Picasso ponendo lo sguardo sullo stato di immigrato, rifiutato, censurato dalla nazione che lo ha visto crescere e raggiungere il successo, la Francia.

Promossa dal Comune di Milano – Cultura, la mostra nasce dall’idea di Annie Cohen-Solal, autrice di “Picasso. Una vita da straniero”, curatrice scientifica del progetto espositivo, ed è prodotta da Palazzo Reale con Marsilio Arte in collaborazione con il Musée National Picasso-Paris (MNPP), principale prestatore, del Palais de la Porte Dorée con il Musée National de l’Histoire de l’Immigration e della Collection Musée Magnelli Musée de la céramique di Vallauris. La mostra si avvale anche della curatela speciale di Cécile Debray, presidente del MNPP.

Nel 1904 Picasso si stabilisce a Parigi, dove si affermerà come leader dell’avanguardia cubista, e, nonostante sia proprio la Francia la nazione che lo celebrerà innanzi al mondo intero, non gli verrà mai riconosciuta la cittadinanza francese.

“Picasso lo straniero” si snoda secondo un percorso cronologico che va dal 1900 al 1973. Sono esibite oltre quaranta opere, per la prima volta esposte in Italia, tra dipinti, disegni e sculture e una piccola gouache “Gruppo di donne” del 1901.

«Guardato con sospetto come straniero, uomo di sinistra, artista d’avanguardia, Picasso si destreggia con abilità e acume politico in un paese che poggia su due grandi istituzioni: la police des étrangers e l’Académie des beaux-arts, che tutelano ossessivamente la “purezza della nazione” e il “buon gusto francese” – racconta Annie Cohen-Solal –. Nella mia ricerca appare costantemente l’immagine di un Picasso vulnerabile e precario, perché sapeva di poter essere espulso in qualsiasi momento. Tuttavia, seppe navigar da grande stratega contro la xenofia diffusa».

Una mostra estremamente attuale, visitabile fino al 2 febbraio 2025.

Per info e dettagli visionare il sito: https://www.palazzorealemilano.it/mostre/lo-straniero

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