Con Brassaï l’occhio di Parigi approda a Palazzo Reale
L’ecclettico artista Gyula Halász, di origine ungherese naturalizzato francese, noto con il nome d’arte Brassaï, rappresenta uno dei più grandi e affermati fotografi del ‘900.
A quarant’anni dalla sua scomparsa Milano lo celebra a Palazzo Reale con la mostra, unica nel suo genere, “Brassaï – l’occhio di Parigi” offrendo l’occasione di immergersi nel mondo fotografico dell’artista che, con occhio indagatore ma con uno sguardo empatico, ci mostra degli scorci della capitale francese catturati con la sua macchina fotografica. Presenti anche immagini di personaggi noti conosciuti dall’artista in vari ambiti come Coco Chanel, Christian Dior, Marlene Dietrich, Colette, Jacques Prévert.
Nella conferenza stampa del 22 febbraio oltre alle istituzioni era presente il nipote di Brassaï, Philippe Ribeyrolles, curatore della mostra, che ha raccontato come è nato il progetto di portare a Milano le preziose immagini dello zio.
La retrospettiva è composta da più di 200 fotografie, tutte in bianco e nero, e circa il 95% sono vintage, pezzi unici appartenenti alla famiglia stampate con estrema cura dal fotografo ungherese.
“L’occhio vivo”, come l’amico Henry Miller definiva l’artista, scorre tra gli scatti in un itinerario dalla cadenza lenta che coinvolge lo spettatore facendolo entrare nel mondo parigino del secolo scorso.
Brassaï ha conosciuto scrittori e poeti surrealisti come Breton, Eluard, Desnos, Benjamin Péret, Man Ray. Ha intessuto strette relazioni con Picasso, Dalì, Matisse. Ha esposto al MoMA di New York, ha collaborato con la rivista americana Harper’s Bazaar. Artista a tutto tondo, si è occupato, inoltre, di pittura, disegno, scrittura, cinema. Nelle sue immagini non c’è giudizio come nelle fotografie di Mario Dondero. Il suo approccio è distante ma al contempo partecipativo.
“Brassaï – l’occhio di Parigi” è visitabile dal 23 febbraio fino al 2 giugno 2024, secondo gli orari di Palazzo Reale. Per info e biglietti https://www.palazzorealemilano.it/mostre/locchio-di-parigi
Foto: cartella stampa
