Come Mecna ha spiegato lo “Stupido Amore” in concerto all’Alcatraz di Milano
“Dimmi come fai, Stupido Amore?” è stata la domanda con cui si è aperta la data milanese di Stupido Amore Tour di Mecna, il 23 novembre all’Alcatraz.
Mecna, Corrado Grilli all’anagrafe, accoglie il suo pubblico con una grossa rosa bianca al centro del palco, circondata solo da una batteria e due tastiere. Nessuna scenografia esagerata, sono le parole, infatti, le vere protagoniste della serata. Le rime di Mecna arrivano dritte al petto, suonano sincere e nitide come quando vengono ascoltate in cuffia. Canzone dopo canzone, le emozioni impennano, e il pubblico insieme a loro.
Il rapper pugliese tiene il palco per dure ore, toccando gran parte del suo decennale repertorio. Il treno della scaletta parte da “Stupido Amore”, ultimo lavoro in studio, per fare tappa in tutte le stazioni importanti della carriera del cantautore. Il risultato di questo viaggio è la creazione di un’atmosfera romantica, in cui gustarsi musica e parole e in cui capire il motivo per cui Mecna dal 2012 in poi sia un riferimento del rap romantico.
Tantissima musica e pochi discorsi da parte di Mecna, noto per essere di poche parole. «Io non ho mai molto da dire durante i concerti – ha detto l’artista sul palco -. A me piace stare qui con voi, questo è il mio luogo sicuro, anche senza troppe cose da dire».
Eppure una cosa da lui è stata detta, anzi chiesta. A metà concerto, sulle note di “Vestito Bianco”, Mecna ha sollecitato gli spettatori a creare un grosso cerchio al centro della pista, per poi invitare una coppia a mettersi all’interno e dedicare loro un lento da danzare insieme.
Il pubblico, molto affezionato all’artista, è stato soddisfatto a pieno dalla data di Milano, come hanno testimoniato i lunghi applausi e i cori che hanno accompagnato ogni canzone, dalla più recente alla più datata. D’altronde, ritrovarsi nei testi di Mecna non è difficile: a chi non è capitato di inveire contro lo “Stupido Amore” o chiedersi perché “si baciano tutti tranne noi”? Tra le “mille cose” da affrontare quotidianamente e il “calendario” sempre pieno, Mecna ha fatto ricordare ai suoi fan di quando erano pazzi di lui, e di quanto in realtà lo siano ancora.