Il silenzio degli Ultimi di Carla Bruschi. Esposizione artistica a Palazzo Mezzanotte di Milano
L’arte non è solo tecnicismo, l’arte è comunicazione, ma soprattutto l’arte è interpretazione e rappresentazione dell’umano. Le arti visive hanno sempre permesso a pittori e scultori di esteriorizzare i propri sentimenti ed emozioni. Freud, per esempio, teorizzava uno stretto legame tra arte e pulsioni, giacché l’arte permetteva di indirizzare queste ultime verso qualcosa di estetico, trasformando il dolore ed attenuando le angosce del mondo reale.
L’arte è poi impegno politico e sociale, denuncia e, soprattutto negli ultimi anni, l’arte si è fatta portatrice di istanze variegate di soggetti “deboli” che tradizionalmente hanno faticato per entrare nei circuiti e nei discorsi artistici tradizionali. E a Carla Bruschi tutto questo è molto chiaro da tempo o forse da sempre.
Artista eclettica, a Peschiera Borromeo conosciuta anche per il suo impegno politico, Carla Bruschi (le cui opere sono state esposte in prestigiose gallerie nazionali ed europee) torna nuovamente alla carica, e questa volta lo fa rappresentando gli ultimi della scala sociale, coloro che vivono ai margini, nell’indifferenza di molti, ma non di tutti.
“Il silenzio degli Ultimi” è l’esposizione personale di Carla, fatta di 20 tele-denuncia su fondo oro, 20 opere che rappresentano le povertà del mondo contemporaneo, collocate in un insolito contesto, quale quello della Sede Storica della Borsa valori di Milano.
La mostra visitabile dal 19 al 22 settembre dalle 11.00 alle 20.00, ha già il sapore dei record, in quanto per la prima volta gli ultimi entrano nel tempio della finanza italiana. La Sede Storica della Borsa è un simbolo di potere e prestigio finanziario, ci dice Carla, ma in questa occasione si è voluto aprire le porte a tutti, rompendo le barriere e creando spazi inclusivi dove ragionare insieme come far salire all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della solidarietà come valore etico e morale imprescindibile.
L’Esposizione Personale di Carla Bruschi curata dai critici d’arte Giorgio Gregorio Grasso e Genny Di Bert è il risultato di un lavoro profondo e intenso, 20 opere che inducono alla riflessione sulla condizione degli ultimi, dando loro voce e visibilità. Attraverso la sua arte, Carla Bruschi invita il pubblico a riflettere sul silenzio che spesso circonda coloro che vivono ai margini della società, offrendo una prospettiva unica e toccante.