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Storia e bellezze naturali del Carengione nella serata con Walter Ferrari

Storia e bellezze naturali del Carengione nella serata con Walter Ferrari
  • PubblicatoGiugno 18, 2023
Tempo di lettura: 2 minuti.

Il fotografo e naturalista peschierese Walter Ferrari ha illustrato la storia e le bellezze naturali dell’oasi del Carengione, nella serata del 14 giugno a Zelo Foramagno.
L’ evento, organizzato dal Comune di Peschiera Borromeo, si è tenuto presso la Biblioteca Comunale Giuseppe Gerosa Brichetto, alla presenza dell’assessore Davide Lauretta e di un buon numero di cittadini.
«Storia locale e conoscenza del territorio» era il titolo dell’iniziativa che prevedeva la presentazione dell’oasi naturale del Carengione e del fontanile Gambarone, altro importante luogo naturalistico della zona. La serata faceva seguito a un’altra analoga iniziativa tenutasi alcuni giorni fa, avente come tema la Martesana.

«Il mio interesse per il Carengione» ci dice Walter «è nato moti anni fa, quando da ragazzo, in vacanza, ci venivo con gli amici per fare il bagno nei fontanili. È una zona molto bella con una varietà notevole di animali, piante e uccelli. Poi da quando sono in pensione sono continuamente in giro per fare foto e video».
Ferrari, che è autore di numerosi libri storico-naturalistici in DVD, chiarisce l’origine del nome Carengione: «Dovrebbe trattarsi della storpiatura dialettale di Carice – spiega – , che è il nome di una pianta erbacea che cresce nelle zone umide. Ha perso invece consistenza l’ipotesi legata alle carenge, le ruote di legno dei vecchi carri agricoli».

Prosegue Walter: «La parte più interessante è ovviamente quella di bosco (circa 10 ettari), del Parco Agricolo Sud-Est Milano, mentre alti 2 ettari sono del Comune e sono da piantumare. Le zone circostanti sono terreni agricoli, proprietà di privati. Nel bosco si possono trovare volpi, tassi, ghiri, che sono riuscito a riprendere installando delle fototrappole, ma anche lucciole, libellule, anfibi.
Il Carengione dev’essere conservato, non deve diventare un parco cittadino: il rischio è la fuga degli animali. Ci vuole poco per rovinare l’ambiente; basta un attimo e tutto va perduto!»

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