Grande successo della «Lucciolata» di Walter Ferrari
Oltre 80 persone, tra cui molti bambini, hanno partecipato nella notte del 30 maggio all’annuale «Lucciolata» organizzata da Walter Ferrari.
L’iniziativa ha preso il via poco dopo le 21 da via Quasimodo e si è sviluppata lungo i sentieri che s’inoltrano nell’oasi protetta del Carengione. Walter Ferrari, naturalista molto conosciuto a Peschiera Borromeo, ha spiegato che all’interno del Parco vivono due specie di lucciole: la Luciola Italica e la Lampyris Noctiluca.
Questi affascinanti coleotteri hanno un ciclo vitale molto breve che si sviluppa tra la seconda metà di maggio e la prima di giugno. Possiedono un organo di bioluminescenza che emette una tenue luce verdastra ed è collegato all’attività riproduttiva. Così nelle notti di maggio le femmine, ferme sull’erba, lampeggiano per richiamare i maschi che le raggiungono volando.
Quando finalmente è scesa la notte, i partecipanti alla Lucciolata hanno così potuto ammirare numerose lucciole, soprattutto nelle parti più buie del Parco. La passeggiata è durata circa due ore, con grande soddisfazione dei presenti, ed è stata accompagnata anche dal canto di un usignolo. Occorre ricordare che l’Oasi del Carengione è un patrimonio di eccezionale importanza per la città di Peschiera Borromeo e per tutto il Parco Sud, di cui fa parte (e Ferrari è un grande conoscitore ed estimatore della zona).
È fondamentale averne cura e rispetto, evitando di considerarlo una sorta di «giardinetto pubblico» dove tutto è lecito e consentito.
Bisogna accostarsi con rispetto e silenzio all’area, che è la casa anche dei molti animali e piante che la popolano, per non interferire negativamente con i lori cicli vitali e la loro stessa sopravvivenza.
Un’ultima curiosità che riguarda l’etimologia del nome Lambro. Secondo alcuni il nome del fiume che attraversa il nostro territorio deriverebbe dal greco lampros (lucente), ma questa è la stessa radice di lampirydae (lucciole), quindi il Lambro sarebbe il fiume delle lucciole!