Purezza simbiotica tra jazz e samba. Atmosfera Bossa Nova al Blue Note
Tempo di lettura: < 1 minuto. Elegante. Suadente. Intima. Erotica. Distensiva. Antalgica. La musica Bossanova è questo e molto di più. A tratti nostalgica, a tratti grintosa, è un genere
Elegante. Suadente. Intima. Erotica. Distensiva. Antalgica. La musica Bossanova è questo e molto di più. A tratti nostalgica, a tratti grintosa, è un genere musicale che ha forgiato il jazz nordamericano con la samba tradizionale mettendo al mondo un erede armonico, caldo e sofisticato. È difficile poterla definire a parole, bisogna solo ascoltarla.
Servono voci profonde e strumenti ben accordati per cogliere l’anima brasiliana che si trova al centro di questa musica che ci narra le sue storie con parole sussurrate, pizzicando la chitarra. E questo magico connubio si è rivelato al Blue Note di Milano. Una voce incantevole con un timbro delicato, quella di Daniela Soledade, in perfetto coordinamento con il complice accompagnatore Nate Najar. Una coppia degna di nota, con grandi capacità stilistiche e un amabile affiatamento.
Insieme alla propria band, i due artisti hanno letteralmente estasiato il pubblico guadagnandosi, al termine di ogni canzone, un plauso generato dal cuore. Hanno fatto cantare e muovere le mani in un desiderio di supporto e partecipazione. Con fedele classe, hanno soprattutto ricalcato il manifesto per cui nasce la Bossanova, musica istituzionalizzata come portavoce di una nuova sensibilità e di un linguaggio universale positivo.